venerdì 10 giugno 2016

SPOSARSI CON RITO CIVILE

Informazioni utili per chi desidera sposarsi con rito civile presso il Comune o in location esterne



















In Italia il matrimonio civile viene celebrato dall'Ufficiale dello Stato civile che per l'occasione deve indossare la fascia tricolore.
Una vecchia legge del 1939 in realtà consente a qualunque cittadino italiano maggiorenne di poter celebrare il matrimonio, quindi in Italia volendo è possibile farsi sposare da un proprio amico o amica.
Il matrimonio civile dovrebbe essere celebrato esclusivamente all'interno della casa comunale del proprio Comune di residenza o di altro Comune, se viene fatta la richiesta ma, la crescente diffusione delle celebrazioni civili, ha spinto negli ultimi anni numerosi comuni italiani ad eleggere a casa comunale luoghi diversi dal Municipio, agriturismi, ville e castelli che offrono anche la possibilità di celebrare la funzione all'aperto, in splendidi giardini e sotto gazebi fioriti.
Qualora una location che vi piace non abbia l'autorizzazione del Comune, potete sempre pensare di sbrigare le formalità legali in presenza dei soli testimoni in Comune e poi rappresentare la celebrazione in presenza dei vostri invitati nel luogo che più vi piace e con tutte le personalizzazioni che vorrete.
Le nozze celebrate con rito civile sono certamente meno formali rispetto alla funzione in Chiesa ma vanno affrontate sempre nel rispetto dell'eleganza e dell'etichetta.
Per la sposa una volta era di rigore il tailleur, oggi per fortuna la scelta spazia dal tubino minimal al vero e proprio abito da sposa. Sono ammessi tutti i colori, dai classici avorio, celeste e acquamarina, i più modaioli fucsia, prugna, verde acido, blu e turchese.
Meno chic, ma pur sempre concesse le fantasie.
Sì anche all’abito lungo se la cerimonia si svolge di pomeriggio con rinfresco serale.
Il bon ton non ammette l’abito bianco per chi è alle seconde nozze e per il rito celebrato in comune dice no al velo, ai riccioli sciolti tempestati di fiorellini e a corone e tiare.
La celebrazione del matrimonio civile dura al massimo una ventina di minuti, se volete, per rendere l'atmosfera un po' meno fredda, è possibile richiedere l'autorizzazione per un accompagnamento musicale.
La sposa, che dovrà arrivare con la massima puntualità, entrerà nella sala comunale al braccio sinistro del padre con in mano il bouquet.
Ad attenderla al tavolo ci sarà lo sposo insieme al sindaco o al consigliere comunale che celebrerà il matrimonio.
In alternativa la sposa potrà scegliere di entrare direttamente al braccio del suo futuro sposo.
Gli invitati si troveranno tutti già in sala, a sinistra quelli della sposa e a destra quelli dello sposo.
Alla fine del rito gli sposi lasciano la sala e, una volta usciti avrò luogo il tradizionale lancio del riso.
Gli invitati dovranno vestire con eleganza e questa forse è una delle note più dolenti dei matrimoni civili perché è una regola tanto semplice quanto poco rispettata.
Per evitare spiacevoli sorprese, gli sposi potranno accennare con estrema delicatezza ai propri ospiti dell'eleganza della location scelta, per far capire che 'civile' non è sinonimo di 'informale'.



giovedì 9 giugno 2016

IL GALATEO DEL MATRIMONIO




















Inviti e partecipazioni

L'invito alle nozze è il biglietto da visita del vostro matrimonio.
Per prima cosa occorre distinguere tra partecipazioni e inviti.
Le partecipazioni annunciano il matrimonio, con data e ora della cerimonia (in modo che chi la riceve possa decidere se assistere alla cerimonia, mandare un telegramma di auguri o un piccolo pensiero).
L’invito viene aggiunto alle partecipazioni solo a chi sarà presente anche al ricevimento.
Una partecipazione in carta a mano di Amalfi, possibilmente con iniziali degli sposi incise a secco o in rilievo in oro, prelude a un matrimonio elegante, tradizionale e formale.
Una partecipazione, colorata, magari con disegni spiritosi, annuncia un matrimonio giovanile e informale.
Le partecipazioni dovrebbero essere spedite con un anticipo di almeno tre mesi  rispetto alla cerimonia o consegnate a mano, questo sia per permettere a tutti gli invitati di non trovarsi in difficoltà nel pianificare i propri impegni, sia per dare agli Sposi il tempo di avere tutte le conferme.
Il nome e il cognome dello sposo devono precedere quelli della sposa.
Sono da evitare tutti i titoli davanti al nome degli invitati, come Dott., Prof. Ecc, tutti i nomi degli ospiti devono essere preceduti dalla formula Gent.mo, Gent.ma o Gent.mi.
Sono invece concessi i titoli nobiliari.
Per quanto riguarda la data, la tradizione vuole che si scriva prima il giorno della settimana, poi il numero, il mese e l’anno.
In fondo alle partecipazioni di nozze vanno trascritti gli indirizzi dei rispettivi sposi. 
E' assolutamente da evitare la stampa digitale degli indirizzi che vanno invece scritti a mano in bella grafia o fatti scrivere da un'artista/calligrafo.
La richiesta di conferma (R.S.V.P.) non va mai abbinata alla partecipazione, ma solo all'invito al ricevimento in quanto occorre agli Sposi per avere conferma del numero effettivo di invitati che saranno presenti.

L'abito da sposa

L'abito da sposa andrebbe scelto almeno sette/otto mesi prima della cerimonia.
Consigliere ideali possono essere la mamma, la sorella, l’amica del cuore, la testimone o, se avete un bel rapporto, la suocera.
Qualora ne abbiate ingaggiata una, in questa occasione, sarà presente anche la vostra wedding planner.
Per quanto riguarda il colore la tradizione ha sempre voluto la sposa in bianco perché simboleggiava la sua purezza. Tutt’oggi questo rimane il colore più scelto ma non è più così vincolante e questo lascia libertà ad ogni sposa di orientarsi sul colore che preferisce. Sconsigliati colori come rosso e viola se il matrimonio è celebrato in chiesa.
E' consigliale scegliere un abito particolarmente curato sul dietro dato che per tutta la durata della cerimonia darete le spalle agli invitati.
Ok ai guanti che andranno tolti una volta in chiesa e mai più rimessi, al velo ma non per le seconde nozze e il rito civile, alla stola o un morbido scialle da tenere anche durante la celebrazione e a piccoli orecchini che illuminano il viso.
Evitate strascichi molto lunghi se la chiesa è piccina.
A meno che non indossiate dei sandali, sarebbe indicato mettere le calze perché simbolo di grande eleganza e sinonimo di stile impeccabile ma, detto tra noi, oggigiorno sono davvero poche le spose che rispettano questa regola.
Durante la funzione religiosa la sposa deve avere le mani libere da anelli e ben curate.
Anche i bracciali andrebbero evitati.
Nel corso del ricevimento invece, via libera agli accessori.
E' consigliato un make-up molto naturale meglio se realizzato da un professionista che saprà come valorizzarvi.
Per le mani smalto trasparente, leggermente rosato o madreperlato, molto chic la classica unghia “alla francese”.
Il Galateo richiede per il rispetto della Chiesa un abito decoroso, senza scollature troppo evidenti e senza trasparenze inadeguate.
E' permessa invece più libertà per il ricevimento per questo, negli ultimi anni, sempre più spesso le spose optano per un secondo abito da indossare durante i festeggiamenti.
Se avete scelto di indossare il velo potrete tenerlo fino alla fine dell'aperitivo.
Per la vestizione, il giorno delle nozze, è consigliabile indossare prima le scarpe e poi l'abito infilandolo da sotto e facendovi aiutare da mamma, amica, sorella o testimone.

L'abito dello sposo
Secondo il galateo lo sposo dovrebbe indossare il Tight o il mezzo Tight rigorosamente abbottonato e con un fiore bianco all’occhiello, obbligatorio anche per i testimoni, il padre della sposa e dello sposo.
Le alternative possono essere il classico completo a due o a tre pezzi grigio scuro o blu che è un abito riutilizzabile in altre occasioni o l'abito bianco che è molto fashion ma è adatto solo a chi lo sa indossare con vera disinvoltura.
Assolutamente da evitare lo smoking perché è considerato un abito serale da festa e non da cerimonia, lo sposo più ricercato potrà scegliere il tight se il matrimonio è celebrato di giorno, altrimenti si opterà per il frac.
La camicia, così come altri dettagli, andranno studiati per richiamare perfettamente i colori scelti dalla sposa per il suo vestito.
La cravatta classica oramai ha lasciato il posto a soluzioni che meglio si addicono agli abiti da cerimonia.
Quindi via libera al più classico plastron e all´ascot, che si caratterizza per un nodo più sottile e molto stretto fissato da una perla, un piccolo punto luce o uno spillone in argento oppure oro, su cui è possibile incidere le inziali dello sposo.
I calzini devono essere scuri, in filo di scozia e in tinta con la nuance scelta per l´abito da cerimonia.
Lo sposo può indossare un’ orologio da polso, purché sia nascosto dal polsino della camicia.
Ingresso in Chiesa
Il primo ad entrare sarà lo sposo insieme alla madre o a una parente anziana che si terrà alla sua destra.
La sposa dovrà arrivare chiesa all'orario prestabilito, il massimo del ritardo concesso per non cadere nella cattiva educazione è di 10/15 minuti.
Entrerà insieme al padre (o chi per lui) che le darà il braccio sinistro e sarà preceduta da paggetti e damigelle.
Al suo ingresso tutti saranno già ai loro posti, nella parte sinistra della chiesa la famiglia di lei e nella parte destra quella di lui.
Lo sposo sarà già all'altare, insieme ai testimoni, che dovranno sistemarsi a lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui.
Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti dall'allegra scia di fratelli, zii, cognati e amici in festa.
Se la sposa ha uno strascico molto lungo sarebbe opportuno avere delle damigelle.
Se sono previsti damigelle o paggetti devono essere vestiti allo stesso modo ed essere sempre in numero pari.
Le fedi
Le fedi dovrebbero essere acquistate dallo sposo.
La tradizione le vuole lisce e in oro giallo ma, se il portafoglio lo consente, nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all'interno vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze.
Unico vincolo è che vada portata all'anulare sinistro, perché, fin dall'antichità, si pensava che questo dito fosse collegato direttamente al cuore.
Quando le riporrete sul classico cuscinetto abbiate cura di sistemarle in modo inverso rispetto a voi, quindi a sinistra si metterà quella dello sposo mentre a destra quella della sposa.

l testimoni

Secondo la legge sono sufficienti due testimoni, uno per la sposa e uno per lo sposo, ma a vostra scelta è possibile averne fino a quattro per ciascuno sposo.
I testimoni sono figure fondamentali nell'ambito delle nozze.
A loro spetta infatti il compito di garantire la legalità del matrimonio.  
Oltre all'onore di sancire l'ufficialità del matrimonio, ai testimoni spetta anche l'onere di offrire un regalo particolarmente sostanzioso agli sposi.
Per questo è buona norma accertarsi prima che questo ruolo sia effettivamente gradito.
 

Divisione delle spese
Può essere un argomento imbarazzante, soprattutto se provenite da famiglie di estrazione sociale diverse. La tradizione vorrebbe le spese suddivise in questo modo:
Famiglia della sposa: corredo per la casa, partecipazioni, bomboniere, fiori per l’addobbo in chiesa, rinfresco o pranzo di nozze ed eventuale abbigliamento delle damigelle.
Famiglia dello sposo: l’anello di fidanzamento e le fedi, tutte le spese che riguardano la casa (affitto o acquisto), l’arredamento e il viaggio di nozze.
Oggi però le cose sono un po’ cambiate e spesso gli sposi sono autonomi e provvedono interamente alle spese.


La madre della sposa
La madre della sposa è una figura importantissima il giorno del matrimonio della figlia.
Dovrebbe arrivare nel luogo della cerimonia insieme ai testimoni e fare da padrona di casa dando il benvenuto agli invitati e assicurandosi che si siedano nei posti giusti.
Aspetterà sulla porta fino all’arrivo della sposa e sarà l’ultima a sedersi.
La sua eleganza dovrà risaltare, evitando abiti troppo audaci o trasparenti e un trucco troppo pesante.
Durante il servizio fotografico, soprattutto se va per le lunghe, avrà il compito di fare le veci della padrona di casa, accogliendo gli ospiti nella location dove si svolgerà il ricevimento.



Consigli per il ricevimento
Una volta conclusa la cerimonia è consigliabile che gli sposi dedichino al servizio fotografico non troppo tempo. Amici e parenti attendono di festeggiare, e farli aspettare a lungo non sarebbe cortese
Per il ricevimento è bene scegliere una location non troppo lontana da dove si è svolta la cerimonia, al massimo 30-45 minuti d'auto e dovranno essere previste soluzioni alternative per chi ha delle esigenze alimentari particolari.
Al banchetto il galateo prevede che lo sposo non lasci mai da sola la sposa e che tolga mai la giacca, la sposa invece non dovrà mai togliere le scarpe.
Se ci sono tanti bambini, è consigliabile prevedere un tipo di animazione specifica per loro, in questo modo anche i genitori potranno godersi l’evento.
Se avete scelto un banchetto da seduti, che sia pranzo o cena, è importantissimo assegnare i posti a tavola correttamente, per poi disporli sul tableau de marriage.
Grazie al tableau, generalmente posto all'entrata della sala, gli inviati riusciranno a trovare il loro posto, senza rischiare di fare confusione.
Gli
sposi dovranno prestare molta accortezza alla disposizione, rispettando equilibri e conoscenze e analizzando caso per caso tutte le esigenze degli ospiti.
Durante il banchetto si raccomanda di passare tra i tavoli coinvolgendo tutti e facendo due chiacchiere con gli invitati.
Se invitate degli amici solo per il taglio delle torta e la festa danzante, fate predisporre per loro un buffet di benvenuto. Così, se quando arriveranno il resto degli ospiti sarà ancora seduto a tavola, non dovranno starsene lì impalati come degli “imbucati”.
Accoglierli in questo modo non li farà sentire ospiti di serie B e vi metterà al riparo da possibili ritardi il servizio in sala.
Assolutamente da evitare rituali come il taglio della cravatta.
I ringraziamenti
Ogni volta che arriva un regalo ricordatevi di inserirlo in una lista con i nomi di chi ve l'ha mandato così nel momento in cui dovrete inviare i ringraziamenti potrete aggiungere una nota personalizzata per ognuno.
L'etichetta parla di massimo un anno per inviare i ringraziamenti ma è consigliabile farlo nelle prime settimane e comunque non oltre i 4/5 mesi.