L'invito alle nozze è il biglietto da visita del vostro
matrimonio.
Per prima cosa occorre distinguere tra partecipazioni e inviti.
Le partecipazioni annunciano il matrimonio, con data e ora della cerimonia (in
modo che chi la riceve possa decidere se assistere alla cerimonia, mandare un
telegramma di auguri o un piccolo pensiero).
L’invito viene aggiunto alle partecipazioni solo a chi sarà presente anche al
ricevimento.
Una partecipazione in carta a mano di Amalfi, possibilmente con iniziali degli
sposi incise a secco o in rilievo in oro, prelude a un matrimonio elegante,
tradizionale e formale.
Una partecipazione, colorata, magari con disegni spiritosi, annuncia un
matrimonio giovanile e informale.
Le partecipazioni dovrebbero essere spedite con un anticipo di almeno tre
mesi rispetto alla cerimonia o consegnate a mano, questo sia per
permettere a tutti gli invitati di non trovarsi in difficoltà nel pianificare i
propri impegni, sia per dare agli Sposi il tempo di avere tutte le conferme.
Il nome e il cognome dello sposo devono precedere quelli della sposa.
Sono da evitare tutti i titoli davanti al nome degli invitati, come Dott.,
Prof. Ecc, tutti i nomi degli ospiti devono essere preceduti dalla formula
Gent.mo, Gent.ma o Gent.mi.
Sono invece concessi i titoli nobiliari.
Per quanto riguarda la data, la tradizione vuole che si scriva prima il giorno
della settimana, poi il numero, il mese e l’anno.
In fondo alle partecipazioni di nozze vanno trascritti gli indirizzi dei
rispettivi sposi.
E' assolutamente da evitare la stampa digitale degli indirizzi che vanno invece
scritti a mano in bella grafia o fatti scrivere da un'artista/calligrafo.
La richiesta di conferma (R.S.V.P.) non va mai abbinata alla partecipazione, ma
solo all'invito al ricevimento in quanto occorre agli Sposi per avere conferma
del numero effettivo di invitati che saranno presenti.
L'abito da sposa
L'abito da sposa andrebbe scelto almeno sette/otto mesi
prima della cerimonia.
Consigliere ideali possono essere la mamma, la sorella, l’amica del cuore, la
testimone o, se avete un bel rapporto, la suocera.
Qualora ne abbiate ingaggiata una, in questa occasione, sarà presente anche la
vostra wedding planner.
Per quanto riguarda il colore la tradizione ha sempre voluto la sposa in bianco
perché simboleggiava la sua purezza. Tutt’oggi questo rimane il colore più
scelto ma non è più così vincolante e questo lascia libertà ad ogni sposa di
orientarsi sul colore che preferisce. Sconsigliati colori come rosso e viola se
il matrimonio è celebrato in chiesa.
E' consigliale scegliere un abito particolarmente curato sul dietro dato che
per tutta la durata della cerimonia darete le spalle agli invitati.
Ok ai guanti che andranno tolti una volta in chiesa e mai più rimessi, al velo ma
non per le seconde nozze e il rito civile, alla stola o un morbido scialle da
tenere anche durante la celebrazione e a piccoli orecchini che illuminano il
viso.
Evitate strascichi molto lunghi se la chiesa è piccina.
A meno che non indossiate dei sandali, sarebbe indicato mettere le calze perché
simbolo di grande eleganza e sinonimo di stile impeccabile ma, detto tra noi,
oggigiorno sono davvero poche le spose che rispettano questa regola.
Durante la funzione religiosa la sposa deve avere le mani libere da anelli e
ben curate.
Anche i bracciali andrebbero evitati.
Nel corso del ricevimento invece, via libera agli accessori.
E' consigliato un make-up molto naturale meglio se realizzato da un
professionista che saprà come valorizzarvi.
Per le mani smalto trasparente, leggermente rosato o madreperlato, molto chic
la classica unghia “alla francese”.
Il Galateo richiede per il rispetto della Chiesa un abito decoroso, senza
scollature troppo evidenti e senza trasparenze inadeguate.
E' permessa invece più libertà per il ricevimento per questo, negli ultimi
anni, sempre più spesso le spose optano per un secondo abito da indossare
durante i festeggiamenti.
Se avete scelto di indossare il velo potrete tenerlo fino alla fine
dell'aperitivo.
Per la vestizione, il giorno delle nozze, è consigliabile indossare prima le
scarpe e poi l'abito infilandolo da sotto e facendovi aiutare da mamma, amica,
sorella o testimone.
L'abito dello sposo
Secondo il galateo lo sposo dovrebbe indossare il Tight
o il mezzo Tight rigorosamente abbottonato e con un fiore bianco
all’occhiello, obbligatorio anche per i testimoni, il padre della sposa e dello
sposo.
Le alternative possono essere il classico completo a due o a tre pezzi
grigio scuro o blu che è un abito riutilizzabile in altre occasioni
o l'abito bianco che è molto fashion ma è adatto solo a chi lo
sa indossare con vera disinvoltura.
Assolutamente da evitare lo smoking perché è considerato un abito serale
da festa e non da cerimonia, lo sposo più ricercato potrà scegliere il tight se
il matrimonio è celebrato di giorno, altrimenti si opterà per il frac.
La camicia, così come altri dettagli, andranno studiati per richiamare
perfettamente i colori scelti dalla sposa per il suo vestito.
La cravatta classica oramai ha lasciato il posto a soluzioni che meglio si
addicono agli abiti da cerimonia.
Quindi via libera al più classico plastron e all´ascot, che si caratterizza per
un nodo più sottile e molto stretto fissato da una perla, un piccolo punto luce
o uno spillone in argento oppure oro, su cui è possibile incidere le inziali
dello sposo.
I calzini devono essere scuri, in filo di scozia e in tinta con la nuance
scelta per l´abito da cerimonia.
Lo sposo può indossare un’ orologio da polso, purché sia nascosto dal polsino
della camicia.
Ingresso in Chiesa
Il primo ad entrare sarà lo sposo insieme alla madre o a una
parente anziana che si terrà alla sua destra.
La sposa dovrà arrivare chiesa all'orario prestabilito, il massimo del ritardo
concesso per non cadere nella cattiva educazione è di 10/15 minuti.
Entrerà insieme al padre (o chi per lui) che le darà il braccio sinistro e sarà
preceduta da paggetti e damigelle.
Al suo ingresso tutti saranno già ai loro posti, nella parte sinistra della
chiesa la famiglia di lei e nella parte destra quella di lui.
Lo sposo sarà già all'altare, insieme ai testimoni, che dovranno sistemarsi a
lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui.
Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro
si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del
padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo,
seguiti dall'allegra scia di fratelli, zii, cognati e amici in festa.
Se la sposa ha uno strascico molto lungo sarebbe opportuno avere delle
damigelle.
Se sono previsti damigelle o paggetti devono essere vestiti allo stesso modo ed essere sempre in numero pari.
Le fedi
Le fedi dovrebbero essere acquistate dallo sposo.
La tradizione le vuole lisce e in oro giallo ma, se il portafoglio lo
consente, nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all'interno
vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze.
Unico vincolo è che vada portata all'anulare sinistro, perché, fin
dall'antichità, si pensava che questo dito fosse collegato direttamente al
cuore.
Quando le riporrete sul classico cuscinetto abbiate cura di sistemarle in modo
inverso rispetto a voi, quindi a sinistra si metterà quella dello sposo mentre
a destra quella della sposa.
l testimoni
Secondo la legge sono sufficienti due testimoni, uno per la
sposa e uno per lo sposo, ma a vostra scelta è possibile averne fino a quattro
per ciascuno sposo.
I testimoni sono figure fondamentali nell'ambito delle nozze.
A loro spetta infatti il compito di garantire la legalità del
matrimonio.
Oltre all'onore di sancire l'ufficialità del matrimonio, ai testimoni spetta
anche l'onere di offrire un regalo particolarmente sostanzioso agli
sposi.
Per questo è buona norma accertarsi prima che questo ruolo sia
effettivamente gradito.
Divisione delle spese
Può essere un argomento imbarazzante, soprattutto se
provenite da famiglie di estrazione sociale diverse. La tradizione vorrebbe le spese
suddivise in questo modo:
Famiglia della sposa: corredo per la casa, partecipazioni, bomboniere, fiori
per l’addobbo in chiesa, rinfresco o pranzo di nozze ed eventuale abbigliamento
delle damigelle.
Famiglia dello sposo: l’anello di fidanzamento e le fedi, tutte le spese che
riguardano la casa (affitto o acquisto), l’arredamento e il viaggio di nozze.
Oggi però le cose sono un po’ cambiate e spesso gli sposi sono autonomi e
provvedono interamente alle spese.
La madre della sposa
La madre della sposa è una figura importantissima il giorno
del matrimonio della figlia.
Dovrebbe arrivare nel luogo della cerimonia insieme ai testimoni e
fare da padrona di casa dando il benvenuto agli invitati e assicurandosi che si
siedano nei posti giusti.
Aspetterà sulla porta fino all’arrivo della sposa e sarà l’ultima a sedersi.
La sua eleganza dovrà risaltare, evitando abiti troppo audaci o trasparenti e
un trucco troppo pesante.
Durante il servizio fotografico, soprattutto se va per le lunghe, avrà il
compito di fare le veci della padrona di casa, accogliendo gli ospiti nella
location dove si svolgerà il ricevimento.
Consigli per il ricevimento
Una volta conclusa la cerimonia è consigliabile che gli sposi dedichino al servizio fotografico non troppo tempo. Amici e parenti attendono di festeggiare, e farli aspettare a lungo non sarebbe cortese
Per il ricevimento è bene scegliere una location non troppo lontana da dove si è svolta la cerimonia, al massimo 30-45 minuti d'auto e dovranno essere previste soluzioni alternative per chi ha delle esigenze alimentari particolari.
Al banchetto il galateo prevede che lo sposo non lasci mai da sola la sposa e che tolga mai la giacca, la sposa invece non dovrà mai togliere le scarpe.
Se ci sono tanti bambini, è consigliabile prevedere un tipo di animazione specifica per loro, in questo modo anche i genitori potranno godersi l’evento.
Se avete scelto un banchetto da seduti, che sia pranzo o cena, è importantissimo assegnare i posti a tavola correttamente, per poi disporli sul tableau de marriage.
Grazie al tableau, generalmente posto all'entrata della sala, gli inviati riusciranno a trovare il loro posto, senza rischiare di fare confusione.
Gli sposi dovranno prestare molta accortezza alla disposizione, rispettando equilibri e conoscenze e analizzando caso per caso tutte le esigenze degli ospiti.
Durante il banchetto si raccomanda di passare tra i tavoli coinvolgendo tutti e facendo due chiacchiere con gli invitati.
Se invitate degli amici solo per il taglio delle torta e la festa danzante, fate predisporre per loro un buffet di benvenuto. Così, se quando arriveranno il resto degli ospiti sarà ancora seduto a tavola, non dovranno starsene lì impalati come degli “imbucati”.
Accoglierli in questo modo non li farà sentire ospiti di serie B e vi metterà al riparo da possibili ritardi il servizio in sala.
Assolutamente da evitare rituali come il taglio della cravatta.
I ringraziamenti
Ogni volta che arriva un regalo ricordatevi di inserirlo in
una lista con i nomi di chi ve l'ha mandato così nel momento in cui
dovrete inviare i ringraziamenti potrete aggiungere una nota
personalizzata per ognuno.
L'etichetta parla di massimo un anno per inviare i ringraziamenti ma è
consigliabile farlo nelle prime settimane e comunque non oltre i 4/5 mesi.